mercoledì 15 aprile 2020

LA FATICA DI REINVENTARSI

Come milioni di italiani, mi ritrovo costretta a casa per le norme restrittive dettate dall'emergenza COVID 19, da oltre 1 mese.
Pensavo che questo stato di clausura forzato avrebbe incrementato la creatività: più tempo per noi stessi = maggiore idee da sperimentare. Tutti o quasi, almeno tra quelli la cui attività rimarrà chiusa fino al mese di maggio, hanno ritrovato la voglia di dedicarsi alla casa, alla cucina e a seguire nel web corsi di vario tipo, dalle lezioni on line di ginnastica ai video tutorial per approfondire qualche hobby personale. Insomma, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, c'è chi ha salutato questa interruzione improvvisa ed ora prolungata della propria attività lavorativa, come una vacanza in cui dedicarsi finalmente del tempo. Ma ciò che non era previsto, anche tra i più ottimisti, era l'appuntamento con i pensieri di angoscia e fallimento che s'insinuano nei momenti in cui stacchiamo la spina da ciò che stiamo facendo. Per quanto evitiamo i bollettini della Protezione Civile o le conferenze dei nostri governanti che non smettono di ricordarci di non abbassare la guardia, siamo comunque chiamati a fare i conti con ciò che spendiamo ogni giorno per vivere e quanto ci rimane, essendo molti di noi esclusi dall'opportunità lavorativa, per sopravvivere. E' in questi istanti che tutti i bei pensieri positivi si annullano, anche se ci consoliamo nel sapere che la letalità del COVID19 non seleziona le proprie vittime in base alla loro liquidità finanziaria ma in base al proprio sistema immunitario.  Detto questo, in molti si stanno chiedendo come sarà il panorama economico una volta riaperto. Quali sfide il nuovo assetto porrà lungo il loro cammino. Quali settori dovranno reinventarsi parzialmente o completamente per aderire alle numerose misure di sicurezza imposte dall'attuale emergenza. I dubbi sono davvero tanti ma la peggior cosa è non riuscire a trovare una risposta! Ecco trasformarsi la paura iniziale di morire a causa del virus, in veder morire la propria attività economica per un mercato stravolto, a volte irriconoscibile, a causa delle restrizioni dettate dall'attuale emergenza. Che fare? Parlatene! Condividete le vostre preoccupazioni! Confrontatevi con altri rappresentanti del vostro settore (imprenditori, liberi professionisti, collaboratori, dipendenti, ecc.) per ascoltare le loro idee. Non sentitevi soli! Osate! Una delle conseguenze di non poter uscire liberamente, di non poter abbracciare chi amiamo o raggiungere chi stimiamo, è rallentare inconsapevolmente il nostro dinamismo, abbandonandoci alla pigrizia non solo fisica ma soprattutto intellettiva. Ho riattivato questo blog sulla specifica richiesta di alcune tra le persone meravigliose che ho incontrato durante il mio percorso di Life Coach. Ponete pure qui le vostre domande, insieme possiamo farcela!

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